mercoledì 31 marzo 2010

dedicata

ci sono momenti in cui non è bene aggiungere parole
trattengo il respiro in gola e canto

lunedì 29 marzo 2010

proiezioni

Adesso basta, mi sono rotta li cojoni, lo scherzo è finito, ridatemi gli elettori di sinistra, prima che ci facciano lo scalpo.
risultati sull'orlo del disastro.
ma povera Italia, poveri noi.
lassateme sfogà

ON THE ROAD: compilation per un piccolo viaggio:traccia n° 7

Traccia n°7: ci sono momenti in cui la mia rabbia non può fermare il pensiero che lo va a cercare

PORTISHEAD,Glory box

ON THE ROAD: compilation per un piccolo viaggio:traccia n° 6

traccia n° 6:Siamo quello che gli altri vogliono percepire
cercano le paure che temono di trovare e puntualmente ci si rispecchiano
che poi la sera ci spogliamo e non resta di noi che la maschera del buffone.

VINICIO CAPOSSELA: I pagliacci

domenica 28 marzo 2010

ON THE ROAD: compilation per un piccolo viaggio:traccia n° 5

traccia n°5: in tutto questo mio movimento, le persone che rimangono al mio fianco e nel tempo come punti fissi parlano di me più di quanto potrò mai tentare di spiegarvi a parole.
Organizzo questa serata con le mie Donne.
Donne vere, non esempi del più comune e condiviso prototipo di macchietta isterica.
Per oggi vaffanculo alla modestia:io le guardo e sono fiera di me.

REM, electrolite

sabato 27 marzo 2010

ON THE ROAD: compilation per un piccolo viaggio:traccia n° 4

traccia n° 4: in una nebulosa di stanchezza lascio che i pensieri mi assalgano e poi li lascio scivolare espirando docile la mia buona notte

PEARL JAM:I am mine

ON THE ROAD: compilation per un piccolo viaggio:traccia n° 3

Traccia n°3:Spalle amiche e bicchieri che si svuotano nel tardo mattino
PLACEBO, Pure Morning

venerdì 26 marzo 2010

the ring

Quelle che gli uomini tacciano come paranoie e gelosie femminili
mi sembrano sempre più, in realtà, le domande che si astengono dal porsi.
Stasera paio la sostituta della sotituta,
il pezzo di ricambio-bis
del suo veicolo rattoppato troppe volte.
Rimbombano nelle mia testa frasi
che continuano in circolo
a farmi a brandelli il cuore.
Potessi non vedere quel che vedo
potessi fare una cernita di quel che voglio udire
o almeno esserci,quando non ci sono,
per annotare le differenze.
Che male,quanto fa male
temere di aver avuto ragione
sentire tra le sinapsi
pezzi del suo discorso che si piegano alla mia ipotesi.
Siamo arrivati ad un tale punto di stallo
che io non ho proprio idea di come potremo uscirne.
Forse il tempo, o lo spazio
[un luogo, una persona
nomi di città,cose, animali
mela pera banana susina]
ci darà una soluzione.
[ma se qualcun altro volesse tentare, avesse suggerimenti, trovasse proposte, tanto io sono qui ad aspettare ,sto assumendo la posa plastica di un punto interrogativo,sempre facendo finta di niente, ovviamente]

ON THE ROAD: compilation per un piccolo viaggio:traccia n° 2

traccia n°2: famelica di sangue, scarico nel sudore parte del mio gomitolo di rabbie

PJ HARVEY-The Whores Hustle And The Hustlers Whore

ON THE ROAD: compilation per un piccolo viaggio:traccia n° 1

traccia 1: guardando la stazione allontanarsi
YANN TIERSEN-The piano

lunedì 22 marzo 2010

punti esclamativi °38

Oggi, 9 maggio 1978

Si sa dove si nasce ma non come si muore e non se un ideale ti porterà dolore..
"Ma la tua vita adesso puoi cambiare solo se sei disposto a camminare, gridando forte senza aver paura
contando cento passi lungo la tua strada"..
Allora.. 1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!
(modena city ramblers, cento passi)

domenica 21 marzo 2010

Le ragazze di Gauguin


*Se stai per metterti a leggere, evita.
Tra un paio di pagine vorrai essere da un'altra parte. Perciò lascia perdere. Vattene. Sparisci, finché sei ancora intero.
Salvati.
Ci sarà pure qualcosa di meglio alla tv. Oppure, se proprio hai del tempo da buttare, che so, potresti iscriverti a un corso serale. Diventare un dottore. Così magari riesci a tirare su due soldi. Ti regali una cena fuori. Ti tingi i capelli.
Tanto, ringiovanire non ringiovanisci.
Quello che succede qui all'inizio ti farà incazzare. E poi sarà sempre peggio.
Quello che trovi qui è la stupida storia di un ragazzino stupido.
*Finché non trovi qualcosa per cui lottare ti accontenti di qualcosa contro cui lottare.
*Le leggi che ci permettono di vivere sicuri sono le stesse che ci condannano alla noia. Se non possiamo accedere al caos autentico, non avremo mai autentica pace. Se le cose non hanno la possibilità di peggiorare, non miglioreranno.
(Chuck Palahniuk, Soffocare)

Rabbia, Rabbia,rabbiosamente rivolta verso me medesima.
Si affaccia nella mia testa l’ipotesi reale di essermi sbagliata: non è così che voglio essere trattata dall’uomo che ho deciso di aspettare.
Com’è possibile lamentarsi di chi esige il possesso e poi essere ammaliato da donne che ne fanno sfoggio con gran vanità?
Che si fa,proviamo ad ammettere che ne abbia in realtà bisogno?
Non capisco il gioco, non credo di volerne essere una pedina.
Perché lascia che una personcina insignificante abbia il potere di mettermi in un angolo,nell'unico momento in cui ho bisogno di aiuto, oltretutto,
com’è d’altra parte potuto accadere che si diverta a fare il piacione compiaciuto con l’unica ragazza che potrebbe rendermi più complicata la vita? Io ci vado a lezione,mi sono iscritta di nuovo all’università con lei,
a che gioco sta giocando,che cazzo di gioco è questo?
Che parte mi sta facendo recitare ?
Non mi penserà così stupida da credere che una donna continui a provarci,se solo percepisce un rifiuto davanti a sè, dai,no, questo no, no?!
Anche quando non si sceglie lo si fa,
ognuno è artefice del suo destino,
la vittima è il carnefice del suo oppressore.
Com’è possibile che non sia riuscito a percepire che già pago il prezzo delle sue scelte,quelle che io mi sono ben guardata dal fare , che in questa situazione sono sola e che se anche lui mi gioca dalla parte avversa, io non ho più motivo di attendere? Cosa cazzo ride divertito?
Fidarsi?Ma fidarsi di cosa, di chi?
Senza fiducia e partecipazione l'esistenza diventa solo una brutta parodia mal doppiata della Signora Fletcher
Forse non sono stata abbastanza convincente quando spiegavo che si può riuscire a farmi fare qualche volta quello che non voglio,ma ad un certo punto ruggisco,
probabilmente sono troppo lontana concettualmente dal resto dell’umanità che tanto ammira,
è ammissibile che la mia idea di rispetto, sentimenti e prendersi cura esulino dal mondo dei più,
è altrettanto ipotizzabile che siano tutte menzogne o che io abbia già partecipato a troppi giochi di ruolo e ora sia semplicemente stanca,stanca.
Nell'ipotesi contraria non ha minimamente colto l'idea dell'anima che incarno.
Non ho mai costretto nessuno a volermi bene, a restare, a cambiare, a rinunciare neppure ad un'asta del fantacalcio per me.
Io valuto con gli occhi ben aperti la situazione su cui sto scivolando e mi arrogo il diritto di girare il culo e rimettermi in circolo a cercare altro se e quando considero i fatti non compatibili con la mia persona.
Non ammetto manipolazioni, non accetto sotterfugi, non compiango chi rimane inchiodato alle sue paure, non consolo chi decide senza riflettere, non provo pena, non gradisco la compassione.
Io ho pagato per ogni mia scelta, io porto le cicatrici dei miei sbagli,
io ho lottato per diventare e rimanere me stessa, sempre,sempre, sempre,
io mordo e non mollo per la vita che voglio vivere,
fosse anche non arrivi mai o mi venga concessa l’ultimo giorno su questa terra, non potrò certo rimproverarmi di non averci provato,
di non aver seguito le mie convinzioni, di non essermi immolata alla causa.
I fatti mi cosano, ma le cose non tornano.
Per ora,dubbiosamente isterica, lascio l’interrogativo,me ne lavo le mani e raggiungo la mia postazione alla destra di Ponzio Pilato.

punti esclamativi °37

e tutto improvvisamente si tinge di nuovo delle sfumature di grigio e nero

facciamo che stanotte io mi ricordo il mare



Quante bottiglie vuote
ci trovi in un amore
quante promesse fatte
e mantenute male
quanta rincorsa presa
per non andar lontano
ma per sentire il vento
che sbatte sopra il viso

Quanta distanza credi
ci sia tra il cielo e il mare
se un orizzonte solo
basta a farla sparire

Quanta memoria serve
per ricordare bene
e quanta invece
per poter dimenticare
facciamo che stanotte
io mi ricordo il mare
facciamo che stanotte
mi basta ricordare

Quanta distanza credi
ci sia tra il cielo e il mare
se un orizzonte solo
basta a farla sparire

Quanta distanza credi
ci sia tra il cielo e il mare
quanta distanza credi
ci sia tra noi e l'amore

lunedì 15 marzo 2010

standby

E' successo di nuovo,
mi si è inceppato il cervello.
non si raccontano storie se le parole in testa
hanno consistenza di nebbia.

sabato 13 marzo 2010

sabato italiano



Ste da ste

L’è una sera
ch’u n’mov una foja
l’eria la pend
al zinzel
al fora e’ buldez
ch’u m’mâgna agl ös
e j oc i fèsa la luz
sora la gvaza ch’l’arlus.
int e’ sonn dla matèna
d’un sol amalé.

ATTESA – È una sera senza fruscio di foglie. L’aria appesa. Le zanzare fendono un’afa che disfa le ossa. E gli occhi fissano la luce sopra una rugiada che brilla nel sonno di un mattino pallido di sole.
(giovanni nadiani)


La vecchia fiera contadina dipinge la strada di tanti rumori.
Io esco e girovago tra le bancarelle in un mio personalissimo percorso gastronomico,
che inizia con le fragole caramellate,passa per la mia adorata gouffre e termina con piada,salsiccia e birra, l’immancabile classico.
Devo tornare a casa con un pigiama in cotone ad un prezzo commisurato all’uso che un tale capo di abbigliamento è preposto a svolgere:null’altro che lasciarti dormire.
I passi inciampano nelle vie,l’andatura si lascia conformare al fiume di persone e al giubbotto di quella signora a cui ora è attaccato un pezzetto del mio caramello-diamine-,ad ogni angolo c’è qualcuno che strilla salutando qualcun altro,sarà magari una mia impressione , ma pare che il paese sia invaso da una mandria di mucche ,bovine ed umane .
Io ho declinato gli inviti per poter restarmene con le mani in tasca, muta e la bocca piena.
Mi accorgo che le rabbie gettatemi contro mi sono rimbalzate sul giubbotto prestatomi da Matrix, in uno stato un poco ebete che mi si è avvolto addosso,di quando sono riversa all’indietro ,prona dentro di me a dispetto di chi mi si muove attorno, cuki gelo antiscottature e carta forno refrigerante dei miei pensieri scomposti, che rincorrono parole non dette tra quelle pronunciate,delineano un volto con calma e seguono le orme sul terreno non ancora battuto.
Oggi non rimbombano domande asmatiche tra gli spicchi cerebrali,sibila solo un suono, un’illusione placida,un torpore morbido: e se semplicemente mi lasciassi condurre?

"Fidati di me"



Così gentile e inafferrabile padrona e schiava della verità
Impermeabile alla volgarità, che non saluta quando se ne va
E ancora vado alla deriva e ancora canto
Dovunque io sarò, dovunque lei sarà, sarà al mio fianco
Dalle colline d'Africa fino alla polvere delle città
Potrà pensarmi quando capita, potrò sognarla dove sarà
E ancora vado alla deriva e ancora canto
Dovunque io sarò, dovunque lei sarà, sarà al mio fianco
E se avrò freddo mi scalderà e nel deserto mi confesserà
E nel deserto sarò acqua per lei, acqua che canta
E ancora vado alla deriva e ancora canto
Dovunque io sarò, dovunque lei sarà, sarà al mio fianco
Per ogni strada che prenderà e perderà ogni volta
Per ogni volta che tornerà, starò alla porta
E ancora vado alla deriva e ancora canto
Dovunque io sarò, dovunque sarà, sarò al suo fianco

giovedì 11 marzo 2010

buoni propositi (bleah)

magari l'importante è crederci...

Ma uno come me dove potrà ficcarsi?
Dove mi si è apprestata una tana?
S'io fossi piccolo come il grande oceano,
mi leverei sulla punta dei piedi delle onde con l'alta marea,
accarezzando la luna.
Dove trovare un'amata uguale a me?
Angusto sarebbe il cielo per contenerla!
(all'amato me stesso,Vladimir Majakovskij, riadattato da Carmelo Bene)





Allora perché l'ho fatto? Potrei dare un milione di risposte tutte false. La verità è che sono cattivo, ma questo cambierà, io cambierò, è l'ultima volta che faccio cose come questa, metto la testa apposto vado avanti rigo dritto, scelgo la vita. Già adesso non vedo l'ora, diventerò esattamente come voi: il lavoro, la famiglia, il maxitelevisore del cazzo, la lavatrice, la macchina, il cd e l'apriscatole elettrico, buona salute, colesterolo basso, polizza vita, mutuo, prima casa, moda casual, valigie, salotto di tre pezzi, fai da te, telequiz, schifezze nella pancia, figli, a spasso nel parco, orario d'ufficio, bravo a golf, l'auto lavata, tanti maglioni, natale in famiglia, pensione privata, esenzione fiscale, tirando avanti lontano dai guai, in attesa del giorno in cui morirai.

Santa Pazienza :prega per noi


Se tutto ciò che cerco nasconde un movimento
Quale destinazione può incontrarci
Se in tutto ciò che inquadro il senso è già sfocato
Qual'è l'angolazione per fissarci
[(strade, subsonica),
in realtà l'ultima strofa era perfetta,ma troppo]


Bisogna saper aspettare
ci si allontana per piccoli passi
ci si distanzia un poco ogni giorno,
tapparsi le orecchie
per non sentire il tumulto
obbligarsi a non ascoltare i propri pensieri.
Intanto preparo la valigia
il bicchiere della staffa,
chiamo il cameriere ed anche il cuoco
e corro ad appoggiarmi al mio bancone

punti esclamativi °36

Licopelta di stlati
come un involtino plimavela.
qualcuno mi laggiunga con una bella billa cinese,pliss

martedì 9 marzo 2010

punti esclamativi °35

queste pagine hanno finito di parlare di lui,
torno ad essere io l'unica protagonista di questo mio racconto

libera nos a malo

pagherò cara la mia lunga camminata sotto la neve
senza alcuna difesa nè protezione
ma che enorme meraviglia
gli alberi che ridono e ti abbracciano
le macchine bradipe obbligate a seguire l'onda verde
i tetti rossi che spariscono nella nebbia
i vestiti bagnati sempre più appiccicati al corpo
la vista che si appanna sopra le guance arrossate
i pensieri negativi che si congelano.
io sospiro e vinco
perchè ho così tante voci in testa che non mi sentirò mai sola
perchè a passo di marcia, dispiego le ali
e non sono più qui.

punti esclamativi °34

Quanto prima si inizia a starci male e tanto prima si smette.
pronti,partenza...via!

lunedì 8 marzo 2010

adesso basta,sul serio.

E quando vai
non illuderti di coltivare assenze.
Te ne vai
e questo è tutto.

(Non si muore tutte le mattine ,VC)



This is our last goodbye
I hate to feel the love between us die
But it's over
Just hear this and then i'll go
You gave me more to live for
More than you'll ever know

This is our last embrace
Must I dream and always see your face
Why can't we overcome this wall
Well, maybe it's just because i didn't know you at all

Kiss me, please kiss me
But kiss me out of desire, babe, and not consolation
You know it makes me so angry 'cause i know that in time
I'll only make you cry, this is our last goodbye

Did you say 'no, this can't happen to me,'
And did you rush to the phone to call
Was there a voice unkind in the back of your mind
Saying maybe you didn't know him at all
You didn't know him at all, oh, you didn't know

Well, the bells out in the church tower chime
Burning clues into this heart of mine
Thinking so hard on her soft eyes and the memories
Offer signs that it's over... it's over

donna primitiva

nessuno può mettere Baby in un angolo
(dirty dancing)

sono istintiva nelle mie reazioni.
quando la mano sulla fiamma inizia a bruciare
la ritraggo con forza.
nessuno ha il diritto di ferirmi,
a nessuno lo concedo.
sono l'unica cosa che ho al mondo
e mi devo aiutare a preservarmi.
gli lascio la mano
e torno a camminare solitaria
lungo la mia strada.

se potessi

le giornate si stanno allungando, hai visto?
tra poco il tempo ci toglierà anche le tenebre
il caldo, i cappucci
ed i gatti miagoleranno
che se potessero
ci presterebbero le loro code intrecciate
per darci uno squarcio d'ombra lunga
in cui nascondere
i nostri visi vicini.

punti esclamativi °33

sento nel vuoto tra le mie cellule
l'eco che continua a chiamare il tuo (cog)nome

At the beginning


"La grande maggioranza delle persone lavora soltanto per necessità, e da questa naturale avversione umana al lavoro nascono i più difficili problemi sociali." (Sigmund Freud)

Anche se continuo a camminare a testa bassa
sotto il sole di una glaciale Bologna
dentro di me
ride emozionata
quella bambina di sei anni
al suo primo giorno di scuola
con il grembiulino rosa
il colletto di pizzo bianco
e la cartella gialla di Iridella
e se mi sentite canticchiare
passando per la piazzola
con lo sguardo sulla gradinata
ricoperta di piccioni
"la vecchietta è sempre laggiù
dona, dona due penny anche tu"
non vi allarmate:
oggi mi sento alta come Mary Poppins

domenica 7 marzo 2010

Comunicazione di servizio: c'è posta per te



Ovvero : fingi che questo sia un esse-emme-esse
Anche se pare incredibile,
quella che credevo essere la tua (o nostra?) acerrima nemica,
quella che ti odiava sempre più
-seppur senza averti visto-
ha ceduto stasera al tuo fascino
-sempre senza averti visto-
ed è divenuta
una tua grande fan
-ma che ci fai a queste donne?-

memorandum



e viene la pioggia a lavare
le macchine in fila
gli allarmi strillare
e bagna le aiuole spellate
le multe stracciate
il cielo dei bar
(pioggia di novembre, vinicio capossela)



Oserei dire che
,visto come ho deciso di combinarmi oggi,
per riuscire ad andare a correre sotto la pioggia
dovrei fermarmi e ringraziare
di non essere stata costretta ad un ricovero
in una adeguata struttura protetta
e non invece
lamentarmi
di essere scivolata
e tornata a casa
ricoperta di fango
dalla testa ai piedi
-che non indica una gran superficie, in verità-

tremolando di nascosto



Parlami dell'universo
di un codice stellare che morire non può
di anime in continuo mutamento
e abbracci nucleari estesi nell'immensità
dove tu mi stai aspettando adesso...
...dentro una vertigine che danza
e ci porta al di là del tempo
sino a ritornare sulle labbra
l'incanto è lo stesso
perchè niente è cambiato
anche se tutto è diverso.
Cantami dell'universo
di un codice stellare che mentire non può
cadono nel vuoto in un momento
miliardi di segnali
che accendono l'immensità
dove tu lo sai che poi mi perdo...
...dentro a una vertigine che danza
e ci porta al di là del tempo
fino a ritornare sulle labbra
l'incanto è lo stesso
perchè niente è cambiato
anche se tutto è diverso...
perchè niente è cambiato
anche se tutto sembra diverso...
miliardi di segnali che accendono l'immensità....
...dentro a una vertigine che danza
e ci porta al di là del tempo
fino a ritornare sulle labbra
l'incanto è lo stesso
e tu sei...
...dentro a una vertigine che danza
e ci porta al di là del tempo
...dentro a una vertigine che danza
e ci porta al di là del tempo...

sabato 6 marzo 2010

per descrivere un'emozione


Se riuscissi a trovare il bandolo della matassa
è probabile che mi sarebbe più semplice srotolare gli intestini,
ma procedendo con forzata calma,
riavvolgo il nastro,
ricostruisco le voci
ed
ascolto i battiti.

giovedì 4 marzo 2010

punti esclamativi °32

Periodicamente mi trovo a pensare che l'essere umano sia nato per lamentarsi ed invecchiare

martedì 2 marzo 2010

Non dirmi da dove vieni, Ma dove sei diretto



Guardami attraversare il confine
nelle strade di Parigi
ora ricordo il centro del mondo
che mi sta tornando in mente

seguimi, meravigliosa
senza alcuna madrepatria
e senza alcun travestimento
il mio appuntamento è
al centro del mondo
non ho un nome, stanotte

non sono in tempo?
non sono nel luogo giusto?
al centro del mondo
centro del mondo

prima di morire
voglio uscire da questa vita
per entrarci bene dentro
la mia casa ora è stata chiamata
è il centro del mondo
è il mio destino, quello di volare

da una tribù venuta dalle stelle
per cercare le speranze
il mio appuntamento è
al centro del mondo
non ho un nome, stanotte

non sono in tempo?
non sono nel luogo giusto?
al centro del mondo

punti esclamativi °31

La carogna che è in me si sta affilando le unghie
è ora di riprendersi la propria libertà di scelta
e far girare le cose in tutt'altro modo.
Sento che è giunto il momento,
lo sento con una forza dirompente
Da ora non sono più vittima delle situazioni,
ma protagonista del mio futuro
e dico basta.

lunedì 1 marzo 2010

non sono una signora


E' un volo a planare
Per esser ricordati qui
Per non saper volare
Ma come ricordarlo ora...
Non sono una signora
Una con tutte stelle nella vita
Non sono una signora
Ma una per cui la guerra
Non è mai finita


Succede sempre così, che appena provo a concedermi lussi che non mi sono propri, vengo ricacciata con la testolina al mio posto.
C’è sempre un prezzo da pagare
“Bella scoperta”
Non avete capito.
Oggi per la prima volta mi ero permessa un eurostarcity, prenotato come più conviene in quest’epoca moderna, via internet.
Arrivata in stazione con i miei canonici 20 minuti di anticipo, il treno è in ritardo 150.
Non quindici,due ore e mezza.
Richiedo il rimborso e la tipa malamente mi rifila 500 lire al posto di due euri, che io stavo per urlarle, “Ho capito, però basta, non lo faccio più!”
Ma questa spesa aggiuntiva credo sia l’obolo dovuto alle litigate degli ultimi giorni, altra storia.
E’ sul treno che la mia testolina impertinente e lussuriosa ha pensato bene di ribellarsi al destino e prendere un taxi.
Così, mentre mi lasciavo cullare dai sogni di gloria e rivincita sugli impedimenti naturali che si ammucchiano a ciuffetti sulla mia strada, mi son rovinosamente addormentata e seppur con il cellulare in tasca, al risveglio quelle due chiamate perse hanno risvegliato la mia umiltà di fronte alla fottuta impotenza di codesta vita. casomai a distanza di una settimana me ne fossi dimenticata.
allora autobus
Tutto si paga, ma se continuo così è molto probabile che per i miei 35 anni sia riuscita a stilare un bel tariffario, che i costi/benefici almeno non mi lasceranno più stupita, di fronte alle beffe della vita.

camminante



Ahi, t' ho visto sporta alla ventana
seguir lontano il volo del gabbiano
hai masticato muta un benvenuto
e t' ho incontrata strana

non cerco più la festa del tuo sguardo
né tantomeno il volto che mi è amico
ti guardo, ti saluto e mi ridico
che è fatica averti

i capelli neri e unti come il corvo
le labbra strette al nodo dell'orgoglio
odiami per non cadere pronto
nell'amore che non voglio
così m'incontro solo, solo e perduto
come quando gli uccelli se ne migrano
lasciando il loro nido
come quando gli uccelli se ne migrano
lasciando il loro nido

però resto contento
per quello che è passato
mi porto appesa al cuore una promessa
e qualche bacio rubato
e voglio restar quieto
e sognar disperso
sognar che stiamo noi due soli
e nel mare aperto
sognar che stiamo noi due soli
e nel mare aperto

toglietemi passioni, amici,
il riso del saluto,
ma non si può perdere quello che
mai in fondo si è tenuto
non si può perder niente se
niente si è mai avuto

le seppie han le ossa bianche e l'ippogrifo
ha il becco scuro e forte è il suo nitrito

distante come il cielo in Patagonia
m'avvio abbracciando i sogni che ho patito
distante come il cielo in Patagonia
m'allungo ai sogni che ho patito

come quando gli uccelli se ne migrano
lasciando il loro nido
lasciando il loro nido
come quando gli uccelli se ne migrano
lasciando il loro nido