domenica 21 marzo 2010

Le ragazze di Gauguin


*Se stai per metterti a leggere, evita.
Tra un paio di pagine vorrai essere da un'altra parte. Perciò lascia perdere. Vattene. Sparisci, finché sei ancora intero.
Salvati.
Ci sarà pure qualcosa di meglio alla tv. Oppure, se proprio hai del tempo da buttare, che so, potresti iscriverti a un corso serale. Diventare un dottore. Così magari riesci a tirare su due soldi. Ti regali una cena fuori. Ti tingi i capelli.
Tanto, ringiovanire non ringiovanisci.
Quello che succede qui all'inizio ti farà incazzare. E poi sarà sempre peggio.
Quello che trovi qui è la stupida storia di un ragazzino stupido.
*Finché non trovi qualcosa per cui lottare ti accontenti di qualcosa contro cui lottare.
*Le leggi che ci permettono di vivere sicuri sono le stesse che ci condannano alla noia. Se non possiamo accedere al caos autentico, non avremo mai autentica pace. Se le cose non hanno la possibilità di peggiorare, non miglioreranno.
(Chuck Palahniuk, Soffocare)

Rabbia, Rabbia,rabbiosamente rivolta verso me medesima.
Si affaccia nella mia testa l’ipotesi reale di essermi sbagliata: non è così che voglio essere trattata dall’uomo che ho deciso di aspettare.
Com’è possibile lamentarsi di chi esige il possesso e poi essere ammaliato da donne che ne fanno sfoggio con gran vanità?
Che si fa,proviamo ad ammettere che ne abbia in realtà bisogno?
Non capisco il gioco, non credo di volerne essere una pedina.
Perché lascia che una personcina insignificante abbia il potere di mettermi in un angolo,nell'unico momento in cui ho bisogno di aiuto, oltretutto,
com’è d’altra parte potuto accadere che si diverta a fare il piacione compiaciuto con l’unica ragazza che potrebbe rendermi più complicata la vita? Io ci vado a lezione,mi sono iscritta di nuovo all’università con lei,
a che gioco sta giocando,che cazzo di gioco è questo?
Che parte mi sta facendo recitare ?
Non mi penserà così stupida da credere che una donna continui a provarci,se solo percepisce un rifiuto davanti a sè, dai,no, questo no, no?!
Anche quando non si sceglie lo si fa,
ognuno è artefice del suo destino,
la vittima è il carnefice del suo oppressore.
Com’è possibile che non sia riuscito a percepire che già pago il prezzo delle sue scelte,quelle che io mi sono ben guardata dal fare , che in questa situazione sono sola e che se anche lui mi gioca dalla parte avversa, io non ho più motivo di attendere? Cosa cazzo ride divertito?
Fidarsi?Ma fidarsi di cosa, di chi?
Senza fiducia e partecipazione l'esistenza diventa solo una brutta parodia mal doppiata della Signora Fletcher
Forse non sono stata abbastanza convincente quando spiegavo che si può riuscire a farmi fare qualche volta quello che non voglio,ma ad un certo punto ruggisco,
probabilmente sono troppo lontana concettualmente dal resto dell’umanità che tanto ammira,
è ammissibile che la mia idea di rispetto, sentimenti e prendersi cura esulino dal mondo dei più,
è altrettanto ipotizzabile che siano tutte menzogne o che io abbia già partecipato a troppi giochi di ruolo e ora sia semplicemente stanca,stanca.
Nell'ipotesi contraria non ha minimamente colto l'idea dell'anima che incarno.
Non ho mai costretto nessuno a volermi bene, a restare, a cambiare, a rinunciare neppure ad un'asta del fantacalcio per me.
Io valuto con gli occhi ben aperti la situazione su cui sto scivolando e mi arrogo il diritto di girare il culo e rimettermi in circolo a cercare altro se e quando considero i fatti non compatibili con la mia persona.
Non ammetto manipolazioni, non accetto sotterfugi, non compiango chi rimane inchiodato alle sue paure, non consolo chi decide senza riflettere, non provo pena, non gradisco la compassione.
Io ho pagato per ogni mia scelta, io porto le cicatrici dei miei sbagli,
io ho lottato per diventare e rimanere me stessa, sempre,sempre, sempre,
io mordo e non mollo per la vita che voglio vivere,
fosse anche non arrivi mai o mi venga concessa l’ultimo giorno su questa terra, non potrò certo rimproverarmi di non averci provato,
di non aver seguito le mie convinzioni, di non essermi immolata alla causa.
I fatti mi cosano, ma le cose non tornano.
Per ora,dubbiosamente isterica, lascio l’interrogativo,me ne lavo le mani e raggiungo la mia postazione alla destra di Ponzio Pilato.