Quelle che gli uomini tacciano come paranoie e gelosie femminili
mi sembrano sempre più, in realtà, le domande che si astengono dal porsi.
Stasera paio la sostituta della sotituta,
il pezzo di ricambio-bis
del suo veicolo rattoppato troppe volte.
Rimbombano nelle mia testa frasi
che continuano in circolo
a farmi a brandelli il cuore.
Potessi non vedere quel che vedo
potessi fare una cernita di quel che voglio udire
o almeno esserci,quando non ci sono,
per annotare le differenze.
Che male,quanto fa male
temere di aver avuto ragione
sentire tra le sinapsi
pezzi del suo discorso che si piegano alla mia ipotesi.
Siamo arrivati ad un tale punto di stallo
che io non ho proprio idea di come potremo uscirne.
Forse il tempo, o lo spazio
[un luogo, una persona
nomi di città,cose, animali
mela pera banana susina]
ci darà una soluzione.
[ma se qualcun altro volesse tentare, avesse suggerimenti, trovasse proposte, tanto io sono qui ad aspettare ,sto assumendo la posa plastica di un punto interrogativo,sempre facendo finta di niente, ovviamente]