se non hai dato tutto non hai dato ancor
la lama taglia sempre dov'è fine
dov'è fine è il cuore
Aveva davanti a sé un lungo viaggio, di quelli che si conosce quando iniziano, ma è impossibile determinarne aprioristicamente la fine. Quasi l’ho supplicato di accompagnarlo per qualche settimana, consapevole che altre l'avrebbero seguito successivamente.
La sua mente continuava a mormorare insaziabile sulla ricerca di una ragione.
E c’è da credermi che a nessun uomo poteva servire di più una risposta che a questo, che con la ragione voleva domare l’impeto delle sua passioni.
Non avrei voluto essere in nessun altro luogo, nessuna voce mi sarebbe stata più gradita, anche se mi avesse sussurrato all’orecchio di quando avremmo visto sbocciare le rose.
In silenzio, al suo fianco, ero dannatamente presente a me stessa, impetuosamente vicina a lui, che mi teneva di qualche passo lontana, assorto com’era nell’analisi del suo distacco.
Fino al giorno di quel messaggio: “Procedendo attraverso i miei perché, ho dimenticato chi sono. Vado a riprendermi. Decidi tu se aspettarmi o meno”.
Morbida mi sono seduta dove pochi giorni prima avevo appoggiato un sorriso. Autistica su quel biglietto, continuavo a rileggerlo compulsivamente , aspettando che il mio corpo finisse di reagire alla sua dipartita.
Ero tanto presa dall’ascolto dei miei ricordi che quando 20,al massimo 24 minuti dopo è rincasato, non ho sentito i suoi passi, come succedeva ogni volta, per ogni suo ritorno.
Solo la sua risata mi ha distolto dal mio coma. Alzando lo sguardo , la sua figura si è stagliata con decisione nel mio campo visivo, ma non era solo. Sussurrava dolcissime parole alla donna che teneva sottobraccio.
“Dio mio, che stupido- ho pensato- si è perso di nuovo”.
Verso la fine di questo pensiero mi è sopraggiunta la consapevolezza che era arrivato il momento di andarsene. Tra poco saremmo stati in tre, mentre quella piccola cuccia era omologata solo per due. In questo caso gli ascensori insegnano che è cosa giusta raggiungere il piano terra usando le scale.
Tornando in me,anche se con qualche pezzetto in meno e piuttosto dolorante, mi è venuta la forte esigenza di riscrivere il finale di questa storia,perché fosse più facilmente capibile, più aderente ai vissuti di chi ne verrà a conoscenza.
Successe così che fu rapito dagli alieni.