domenica 27 luglio 2008

breviario

Per orientarsi nell’infinito
distinguer devi e poscia unire
Goethe, "Dio e mondo"


Vivendo perennemente in un bagno senza serratura,
mi accorgo della sostanziale mancanza di un arto per reggere la maniglia.

Mormora nel mio stomaco una matassa di pensieri in digestione.
Ondeggia l’adipe alla ricerca di un alka seltzer neuronale
Perché le budella non si aggroviglino in paranoiche gesta.

Continuano a sbocciare i fiori del mio giardino segreto
e seppur concimati di sorrisi,
non cessano di crescere rigogliose malepiante di diverse specie

Sorpasso sulla linea continua i riverberi di vecchi ruoli
tratteggiando nella mente una svolta , una deviazione
o piuttosto un’inversione ad U.

In tempi di nera miseria
anche da un mantello azzurro si può ricavare
un riparo dalle intemperie,
un accampamento di fortuna
ed un cavallo bianco
può facilmente divenire
un mulo da soma,
un animale da traino.

Ho imparato a sporgermi sull’ostacolo
onde carpire il riflesso in decibel;
che l’eco della mia voce,
fosse almeno risposta
agli interrogativi
dello sterno e dei suoi protetti.