Dicono che possa capitare anche ai migliori, figuriamoci a me.
Non state a preoccuparvi ora, pensare in rima è una cosa che succede, ma passa in fretta:
(A) Ho cercato un abile avvocato
(B) che sospenda le pene e rimetta i peccati
(A) di chi fino ad oggi se n’è andato
(B) per percorrere sentieri non ancora trovati
(C) in attesa di quel giorno in cui si dovrà pagare
(C) con un inspiegabile e lancinante dolore
(C) Ho cercato un medico per farmi ricucire
(C) Voglio sempre due piedi da dover graffiare
(C) ed altrettante mani con cui poter afferrare.
(C) Riuscire ad annusare il mio dolore
(A) quando gli riposerò accanto,
(A) così che resti con lui qualche ora soltanto.
(C) Ho cercato una bambina per poter tornare
(C) e sulle mie orme si metta a passeggiare.
(A) Che sulla strada raccolga ciò che lontano è andato
(A) in quei passati che non ho dimenticato
(A) capire se avanti le ragioni giuste mi hanno spinto
(A) o non siano state l’orgoglio e l’ansia di un momento
(A) Ho ascoltato una vecchia sulla via del tramonto
(A) Che a nessun uomo o donna aveva fatto alcun torto
(D) senza più vista,con pochi abbracci
(D) della sua vita addosso solo vecchi stracci.
(C) perché vedesse per me dove andrò a finire
(C) leggesse quel che deve ancora avvenire.
(E) Ed ho saldato i conti con il mio destino
(F) che mi ridesse la collana di fragili sorrisi
(E) lasciata un giorno da lui in pegno
(F) per qualche ruga in più sui nostri nuovi visi.
(E) Ancora immobile perché del passo non son degno
(E) in attesa che presto torni da me intatto il senno